Come eravamo

"Donatevi il cuore, ma l’uno non sia di rifugio all’altro,
Poiché solo la mano della vita può contenere i vostri cuori.
E siate uniti, ma non troppo vicini;
Le colonne del tempio si ergono distanti,
E la quercia e il cipresso non crescono l’una all’ombra dell’altro."
Kahlil Gibran

“Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime
prima ancora che i corpi si vedano.”
Paulo Coelho

Audrey Hepburn e Mel Ferrer

“Baciare qualcuno per la prima volta è sempre una specie di miracolo,
un viaggio inebriante lungo le rapide di uno strano fiume.”
Peter Cameron

"Quando ti chiedi cos’è l’amore, immagina due mani ardenti
che si incontrano, due sguardi perduti l’uno nell’altro, due cuori che tremano
di fronte all’immensità di un sentimento, e poche parole per rendere eterno un istante."
Alan Douar

❤ Retro' Style Wedding ❤
"O Signore, il mio cuore non mi basta più,
quella che io amo è grande quanto il mondo:
mettimene nel petto un altro che sia grande quanto il mondo."
Nizar Qabbani

Christian Dior P/E 1957. Mannequin Svetlana Lloyd

❤ Retro' Style Wedding ❤
"Dammi la tua mano…Vedi?
Adesso tutto pesa la metà…"

Nat King Cole e Maria Hawkins Ellington

Come scegliere il cappello più adatto o più giusto per ogni occasione ?
Il cappello può essere appoggiato sulla sommità del capo, a tutta pettinatura scoperta, oppure quello lanciato dai grandi sarti, a cupola che calza molto e copre interamente il capo e ha la tesa ombreggiante sugli occhi. Indubbiamente i primi sono più graziosi e giovanili, mentre i secondi fanno "tipo".
Come tessuti sono impiegate le paglia liscie, le maglie, i tessuti rigati o anche a piccoli quadri.
Come colore il cappello sarà chiaro ed un po' vivace poiché rappresenta assai spesso, la nota chiara e brillante di in insieme piuttosto monotono. Il rosa tenue appare il favorito, ma ce ne saranno in bianco, in paglia naturale, in giallo vivo, turchese, lilla, blu cielo.
Le guarnizioni non sono molto appariscenti, la frutta è preferita; due limoni con foglie in tinta, ciliege e fragole si appoggiano in mazzetti e sono originali e decorative. Con i fiori si fanno piccole acconciature riservate al tardo pomeriggio, alla sera e per cerimonie.
Attenzione a scegliere quanto é più intonato al nostro tipo.
...Primavera 1952 dal settimanale Alba

ELVIS PRESLEY

Elvis Presley non fu soltanto un musicista rock'n'roll, ma divenne un simbolo di ribellione contro lo status quo. Per il suo primo brano, "That's All Right", trasmesso in radio nel 1954, ricevette dure critiche, in quanto "bianco" impegnato a fare musica "nera". Alla sua prima apparizione durante l'"Ed Sullivan Show" del 1956, il suo caratteristico movimento del bacino venne giudicato un'allusione sessuale troppo esplicita per il pubblico dell'epoca. Richiamato alle armi nel 1958, "the King" divenne una leggenda destinata a durare decenni.

MARILYN MONROE

Al secolo Norma Jeane Mortenson, la formosa ed estroversa Marylin Monroe fu un sex symbol negli anni Cinquanta e un'icona pop per i decenni a venire. Non furono solo i film di cui fu protagonista, come "Gli uomini preferiscono le bionde" e "Quando la moglie è in vacanza", a porla al centro dell'interesse della stampa, ma anche e soprattutto le sue vicende private e le sue esternazioni brillanti e spiritose. Nel 1954, Marylin sposò la star del baseball Joe Di Maggio, ma il matrimonio non durò a lungo. Nel 1956 fu la volta del drammaturgo Arthur Miller. Morì nel sonno nel 1962, a soli trentasei anni.

BETTIE PAGE

Secondo Playboy, Bettie Page è stata "la regina delle pinup, la modella del secolo". Come sex symbol e ragazza pin-up, Bettie Page si distingueva dalle altre tipiche bellezze americane della televisione e del cinema di Hollywood. Con i suoi capelli scuri e la pelle diafana, la modella, playmate di Playboy nel 1955, trasmetteva un'immagine ribelle e maliziosa, scegliendo per le sue foto lingerie nera o rossa e un rossetto rosso fuoco.

CADILLAC 59

Le linee patinate e appariscenti della Cadillac del 1959 costituivano un nuovo traguardo nel design dell'era dei jet. Osservando l'auto da dietro, la forma aerodinamica dalle pinne ben visibili, il paraurti cromato e i fanalini appuntiti a proiettile ricordavano nell'insieme un razzo in volo. Il design accattivante era perfetto per un giro sul lungomare o per impressionare gli amici al drive in. La Caddy del 1959 decappottabile e la berlina divennero subito dei classici e degli status symbol per la generazione americana del dopoguerra.

OCCHIALI DA SOLE "A OCCHI DI GATTO"

Gli occhiali da sole "a occhi di gatto", dalla montatura plastificata e con le lenti spesse e affusolate verso l'alto, furono uno degli accessori più in voga negli anni Cinquanta. I modelli più trendy prevedevano strass, colori accesi ed enormi "ali" o "petali" applicati sul bordo della montatura: un vezzo femminile che sottolineava la presenza degli occhiali più che minimizzarla. Gli "occhi di gatto" divennero così un accessorio di culto.

PANTALONI CAPRI
Pantaloni dalla gamba stretta e lunghi fino a metà polpaccio, i Capri si presentavano come un capo versatile adatto a uno stile di vita moderno: abbinati a un twinset conferivano un tocco di raffinatezza, se portati con abbigliamento da mare contribuivano a creare un look informale. I Capri ebbero grande successo tra le ragazze degli anni Cinquanta, che traevano ispirazione dalle dive americane del cinema e della tv, come Audrey Hepburn, Mary Tyler Moore e Jackie Kennedy.

BORSA KELLY
Questa borsa classica prende il nome da Grace Kelly e si ispira al fascino e alla raffinatezza della principessa di Monaco. Sebbene fosse stata realizzata da Hermès già nel 1930, la Kelly divenne un accessorio alla moda nel 1956, quando l principessa, in stato interessante, la usava per nascondere il pancione dalla curiosità dei paparazzi. Le linee semplici e trapezoidali di questa borsa, realizzata a mano, sono messe in risalto da una chiusura in metallo nella parte superiore.

SOTTOGONNA...
l' accessorio più amato da Une Nouvelle Vie Atelier 
Accessorio fondamentale per tutte le ragazze "a modo" di quegli anni, la sottogonna dava volume e vaporosità alle gonne appena sotto il ginocchio, all'epoca di gran moda. L'articolo di lingerie, un tempo in cotone o in lino, acquistò una nuova forma grazie a quella straordinaria invenzione del dopoguerra che fu il nylon. L'abbigliamento femminile di quegli anni, pur prevedendo gonne ampie e non troppo corte, puntava soprattutto a far risaltare la vita sottile.

HULA-HOOP
Nonostante questa mania abbia avuto vita piuttosto breve, l'hula-hoop riuscì ad affascinare il mondo intero quando Wham-O iniziò a venderlo nel 1958. Al di là del puro divertimento, il cerchio che girava intorno ai fianchi, protagonista di competizioni e sfide alla ricerca del record, attrasse vere e proprie folle stregate dalla Hula-Hoop mania: si potevano vedere i fan nei cortili delle scuole, alle manifestazioni locali e in TV mentre facevano girare vorticosamente i loro attrezzi. Solo quell'anno, furono venduti oltre 100 milioni di hula-hoop in tutto il mondo.

GLI ANNI D'ORO DELLA MACCHINA DA CUCIRE
Nonostante negli anni Cinquanta non si fosse registrato alcun significativo progresso nella tecnologia per la sartoria, nè tanto meno si fosse imposto un modello particolare di macchina da cucire rispetto ad altri, le vendite di questo strumento aumentarono esponenzialmente durante tutto il decennio. Si trattava ancora una volta di un articolo a buon mercato e di facile acquisto per molte famiglie, grazie al quale molte ragazze nel dopoguerra potevano confezionare in proprio gli abiti, esercitando le proprie abilità e rimanendo sempre al passo con una moda in continuo divenire.

TUPPERWARE...PER LE CASALINGHE ALLA MODA DEGLI ANNI '50
I Tupperware party e le spettacolari convention annuali erano eventi imperdibili per le casalinghe alla moda degli anni Cinquanta, poichè rappresentavano un momento in cui scambiarsi informazioni e indiscrezioni, nonchè dispensare consigli e condividere i segreti del mestiere di casalinga. Ma, al di là dell'aspetto sociale, Tupperware ha dato l'opportunità alle donne di dimostrare la loro capacità imprenditoriale e il loro talento nell'amministrare la casa. L'invenzione del "tappo a stappo", brevettata da Earl Silas Tupper, rappresentava davvero un comfort dei tempi moderni, un sistema efficace per organizzare una casa vivace e animata grazie ai contenitori di plastica dai colori coordinati.

LE CALZE DI NYLON
Alle signore, l'etichetta dell'epoca non consentiva di mostrare le gambe nude in pubblico, per cui le calze di nylon divennero l'indumento perfetto da indossare sotto le gonne. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il nylon era stato destinato a un uso esclusivamente bellico, ma ora, negli anni Cinquanta, il tessuto poteva assumere nuove forme ed essere utilizzato per la produzione delle calze, che registrarono un sensazionale boom di vendite. Fino al 1959, le calze di nylon venivano indossate con giarrettiere e reggicalze, ma la nuova moda dei collant proponeva una soluzione ottimale e confortevole: un unico indumento composto da calze e corpino elasticizzato, fondamentale per essere alla moda.

CHANEL N° 5
Sebbene fosse stato realizzato da Coco CHANEL nel lontano 1921, il profumo CHANEL N. 5 acquistò popolarità negli anni Cinquanta, quando venne lanciato negli Stati Uniti ed entrò a far parte della cultura pop e di un certo stile di vita hollywoodiano. Le vendite si impennarono in seguito ad un involontaria pubblicità da parte di Marilyn Monroe che nel 1954, alla domanda su cosa indossasse per dormire, rispose: "Solo due gocce di chanel n.5 " . 

Baby Doll pyjamas
Questo articolo nightwear, decisamente sexy, prende il nome dal film Baby Doll del 1956, con Carroll Baker nel ruolo di una giovane sposa diciannovenne. Il personaggio interpretato dalla Baker è l'oggetto del desiderio, dai tratti ancora infantili, di due cardatori rivali, nel profondo sud degli Stati Uniti. Nella sua vestaglietta, cortissima e impreziosita di volant, la giovane sembra essere cresciuta dentro il suo stesso vestitino da bambina. Il tema controverso e scandaloso del film contribuì a diffondere la moda del baydoll sexy tra le pin-up degli anni Cinquanta.

This sexy little bedtime number got its name from the 1956 movie Baby Doll, starring Carroll Baker as a 19-years-old child bride. Baker's character is an infantilized yet sexualized object of desire for two rivaling Southern cotton gin owners; her ultra-short, frilly lingerie - looking almost as if she has grown out of her girlhood pajamas - make this image complete. The movie's controversial, racy content likely helped popularize the sexy baby doll style for 1950s-era pinup girls.

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Moda anni Ottanta tra spensieratezza e stravaganza
La moda degli anni Ottanta venne fortemente influenzata dall'icona di Madonna,con i suoi eccessi e il suo desiderio di indipendenza, con le sue collant bucate, minigonne, fasce tra i capelli e trucco esagerato. ''Girls Just Want To Have Fun'' divenne l'inno di ogni ragazza, i look e gli atteggiamenti ribelli di Cyndi Lauper vennero copiati da tutte. Cominciarono a portare Levi's 501, giacche oversize, gonne a balze in tulle o in pizzo. Immancabili nell'armadio erano i fuseaux, dai colori sgargianti, fluo o con stampe, da portare con t-shirt extra large e un paio di comode snakers. Abbinamenti stravaganti anche negli accessori, portati con disinvoltura e sicurezza, come le collane dorate che venivano abbinate ad orecchini a cerchio in metallo. Venivano indossati grandi occhiali eccentrici dalle forme geometriche ed estremamente colorati. I capelli si fanno voluminosi abbelliti con fasce, fiocchi e mollette d'ogni genere. Il trucco è esagerato, caratterizzato da ombretti colorati e rossetti rosso fuoco. La borsa d'eccellenza è la pochette piatta e rettangolare, da portare in mano o a tracolla. Ma negli stessi anni non era in voga solo il look stravagante ed eccessivo di Madonna. Il tailleur con maxi spalle e gonne lunghe fino al ginocchio era l'abbinamento immancabile per una donna in carriera negli anni Ottanta. Risoluta e indipendente, vestiva con eleganza abiti dalle forme decise ed eccessive. La moda degli anni Ottanta, dallo stile sobrio a quello esagerato, riflette lo spirito di tutte le donne alla ricerca di successo, indipendenza e stravaganza.
Laura Fusaro







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Moda anni Settanta tra jeans a zampa e maxi abiti a fiori.
La moda degli anni '70 diventa riflesso dei cambiamenti avvenuti nella società, portando con sé il sapore ribelle e psichedelico degli anni ’60 e offrendo un’anticipazione di quella stravagante ed eccessiva che sarà in voga negli anni ’80. Le donne si emancipano, cominciano ad ottenere quell ’indipendenza che già nel decennio prima avevano preteso. Come continuazione dello stile hippie immancabili nella moda anni ’70 sono i Jeans rigorosamente a zampa di elefante, attillati, abbinati a maglie e giacche corte. I colori sono appariscenti, psichedelici. Iniziano ad essere portati kimono, caftani e pantaloni a palazzo in tessuti diversi, decorati con fiori e forme geometriche. Anche gli accessori sono decorati con le stesse fantasie. Le scarpe d’eccellenza sono le zeppe altissime o stivali che raggiungono le ginocchia. Le borse in cuoio con le frange o in tela. Nella metà degli anni ‘70 le gonne lunghe e larghe sono sostituite da minigonne e pantaloncini molto corti. I pantaloni, abbelliti da grandi cinture, sono abbinati a una t-shirt bianca e una giacca in pelle stile biker. Non solo, le donne si ispirano alle celebrità del cinema hollywoodiano anni ’40, per uno stile elegante e glamour. Pantaloni a palazzo abbinati a camice luccicanti, maxi abiti da sera lunghi e fluttuanti, blazer da uomo, turbanti e grandi orecchini. Oppure abiti con la gonna corta, abbinati a giacconi di pelliccia e stivali fino al ginocchio.

La moda anni '70 è divertente, ruggente, psichedelica, ma allo stesso tempo glamour, raffinata. Prende elementi delle mode precedenti, li modifica, li fa propri, li riassembla in uno stile unico. Ogni donna che indossa le zeppe vertiginose e i jeans a zampa di elefante o pantaloni a palazzo dalla fantasia colorata, lo fa con sicurezza e decisione. Indossa, in parte, quegli stessi ideali di emancipazione che hanno caratterizzano il decennio in cui tutto è possibile. Non solo, negli anni '70 la moda assume una nuova consapevolezza, nuove caratteristiche, che sfoceranno in quella che sarà la moda anni '80, esagerata e stravagante.
Laura Fusaro






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Moda anni ’60: la rivoluzione della minigonna
Gli anni '60 sono segnati da profondi cambiamenti e rinnovamenti. Sono gli anni dei Beatles, dei Rolling Stones, di Janis Joplin, di Andy Warhol, di Audrey Hepburn. Sono gli anni delle contestazioni studentesche, di Woodstock e di un irrefrenabile desiderio di libertà ed emancipazione. I giovani insorgono, propongono un nuovo stile di vita, una nuova moda che ben presto sostituirà quella del decennio precedente. La modella Twiggy Lawson è l'icona della moda femminile. E' lei a lanciare la minigonna nel mercato, un must have dell'epoca. Gli abiti sono corti a sacco e senza punto vita oppure a trapezio con fantasie optical o geometriche. I pantaloni e l'abbigliamento maschile cominciano ad essere portati dalle donne anche negli eventi mondani. Vengono portate scarpe con il tacco basso, stivali in suede oppure ballerine con la punta colorata. Immancabili nel trucco sono l’eyeliner, il mascara e l' ombretto nero per esaltare gli occhi, mentre sulle labbra rossetti nude. I capelli sono spesso raccolti in una fascia, cotonati, o molto corti. In quegli stessi anni stilisti e creatori di stoffe sperimentano i nuovi materiali, utilizzando il vinile, il pvc, i tessuti acrilici, il poliestere. Per la prima volta, viene introdotta la trasparenza negli abiti. Nella metà degli anni '60 la moda è influenzata da un desiderio di ritorno alla natura, da un rifiuto verso il capitalismo. Nasce la moda hippie, ruggente e rivoluzionaria. Caftani, jeans a zampa di elefante, giacche afgane di agnello rovesciato, indumenti di camoscio a frange, zeppe, capelli lunghi e sciolti, colori psichedelici e l'atteggiamento di rifiuto di una società capitalista, caratterizza questa moda. Dai Mods ai Teddy Boys, dai Rockers allo stile Hippie, la moda anni '60 è simbolo di quel desiderio di cambiamento, di ribellione. I giovani riescono a portare con spontaneità i loro ideali in ciò che indossano. I loro atteggiamenti e stili si trasformano in una vera e propria moda, dando inizio ad un nuovo modo di vestire, ad una nuova epoca, quella delle gambe scoperte e della moda Prêt-à-porter.
Laura Fusaro









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Moda anni Cinquanta: tra stile bon ton e pin up.
Gli anni '50 sono un periodo di rinascita, le donne osano di più, abbandonando la semplicità degli abiti anni '40. A dettare moda sono il cinema e la televisione, che influenzano stili di vita e abitudini. Sono gli anni dei vestiti a ruota, del rossetto rosso e dei bigodini. Modelli indiscussi sono Marilyn Monroe, con i suoi lineamenti perfetti e riconoscibili da tutti, e Audrey Hepburn, con la sua eleganza e la sigaretta lunga. La gonna d'eccellenza è a ruota, ampia, arricchita con una vaporosa sottogonna in tulle, abbinata ad una camicetta in voile. La vita è messa in risalto con una sottile cinturina colorata o con un foulard della stessa tonalità della gonna. La scollatura a barchetta è tipica dell'epoca e i vestiti sono in pizzo o in tessuto piquet. Gli abiti e le camice sono abbellite con decorazioni floreali o pois. Sono gli anni del tubino, elegante e raffinato, portato con una borsetta a bauletto per le serate più importanti. Per un look bon ton invernale viene usato il tweed per completi e gonne a tubino. Le scarpe sono comode ballerine, mary jane oppure scarpe a decolletes dal tacco basso, perfette per ballare. Ma gli anni '50 sono anche gli anni del rock n roll, dei ragazzi con la giacca in pelle nera e delle pin up. Immancabili sono i pantaloncini corti abbinati ad una camicia a pois annodata in vita oppure vestitini scollati con gonna a ruota. La bandana viene usata per raccogliere i capelli, rigorosamente con la frangetta e boccoli. Per le giornate al mare immancabile il costume intero, con pois o tinta unita, e degli occhiali cat-eye tipici dell'epoca. La moda anni '50 permane negli stili oderni, è da sempre un punto di riferimento a cui ogni moda guarda. Con il suo stile bon ton e pin up, è amata da milioni di donne, con i suoi miti e le sue bellezze. Impossibile non sognarla, non pensarla con malinconia quasi come fosse un ricordo di un'emozione passata, di un'epoca in cui abbiamo vissuto e in cui vorremmo vivere ancora, tra rossetti rossi e balli boogie.


Une Nouvelle Vie si ispira nelle sue collezioni a questi favolosi anni ’50, che nella passione per tutta la moda degli anni trascorsi, questa è l’ epoca in cui la femminilità viene esaltata, vissuta ed acclamata. Questo richiamo traspare in tutte le sue collezioni che non rinunciano mai alle crinoline, ai pizzi e ai guantini, alle scollature generose accompagnate dai colletti allacciati con bottoncini ricoperti o fiocchi annodati, in uno stile che nella sua semplicità esalti una eleganza che è senza tempo, per una donna del nostro tempo. 
Laura Fusaro   








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Moda anni Trenta/Quaranta: tra eleganza e praticità
Dopo gli anni della grande depressione la moda degli anni '30 predilige uno stile più sobrio e meno eccentrico di quello che lo precede. Le figure longilinee, le frange e le piume vennero messe da parte, a favore di uno stile femminile, ma allo stesso tempo pratico. Le gonne a tubino o longuette aumentano la loro lunghezza e vengono favoriti materiali comodi, come il cotone o il rayon, per realizzare abiti e gonne. Le maniche sono a sbuffo, i pantaloni con la vita molto alta e bottoncini sui lati in stile marinaro, gli abiti fascianti e stretti in vita. La donna degli anni '30 è indubbiamente una donna dinamica, e la sua moda si abbina allo stile di vita, ma allo stesso tempo non rinuncia all'eleganza. Accentua le sue forme con vestiti lunghi con punto vita sottolineato, dai colori tenui e abbellito da brillanti. Iniza a scoprire la schiena, con abiti scollati in raso leggero, che indossa per le serate e i balli Swing. Sono gli anni del tailleur elegante con ampi pantaloni a palazzo o gonne a tubino, abbinati ad una cloche con falda a tesa larga in feltro. Le giacche vengono abbellite con collo in pelliccia per un look ancora più elegante, e l'acconciatura per eccellenza è con riga laterale e larghe onde che incorniciano il viso, poco truccato. Durante gli anni '40 la moda si svuota del glamour preferendo uno stile semplice, chic e lineare. La gonna si mantiene sempre sotto al ginocchio, dalla linea dritta e stretta in vita. Il rossetto rosso è il vero protagonista del decennio, i capelli si allungano, ma mantengono la stessa acconciatura con le onde. I colori utilizzati per i tessuti sono decisi, come il verde scuro, il cammello o il marrone e ad accompagnare ogni abito, immancabile è la borsa a cartella. Nonostante la sobrietà della moda di questi decenni, la donna riesce ad indossare capi dalla linea dritta con eleganza, rendendo anche una giacca squadrata dalla linea maschile estremamente femminile e raffinata. Nonostante la grande crisi, le difficoltà storiche di quegli anni, lo stile non è stato mai abbandonato dalle donne, amanti della cura della propria immagine, delle forme e della propria femminilità. 
Laura Fusaro

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Moda anni Venti: tra charleston, frange e swing
Una ragazza siede davanti un tavolo, muove il piede a ritmo swing. Calza delle Mary Jane con scollo arrotondato, cinturino e tacco medio. Ha i capelli corti, indossa una piccola cloche e una lunga collana di perle. Sta ridendo, le sue labbra sono accentuate da un rossetto scuro. Veste un abito corto con frange, dalla linea dritta. La stanza è affollata, tutti stanno ballando a ritmo di charleston. Aleggia uno spirito, una sensazione di libertà, di rinascita. Gli abiti sono colorati ricchi di volant, frange, piume e soprattutto spensierati. Si sente la necessità di ricostruire quello che la guerra aveva distrutto, di liberarsi dal senso di pesantezza. Nei locali si ascolta jazz, si balla, si bevono cocktail e si fuma da lunghe sigarette. L'ideale di bellezza cambia: le forme delle donne si assottigliano, i fianchi si fanno stretti per abiti semplici, corti, pensati per favorire il movimento. I tessuti sono leggeri, come il tulle, l'organza e la seta. La vita è bassa, dalla linea dritta e le gonne sono plissettate. I colori si fanno più accesi, e i capi sono arricchiti da perline e frange. La moda è influenzata dalle innovazioni di Coco Chanel, dal tessuto jersey, dai tailleur femminili e dal tubino nero che entrerà nel mito. La moda cessa di essere d'elite, diventa per tutti, per le masse. Il miracoloso boom economico americano apre finalmente il sogno dei Roaring Twenties, la moda ne diviene specchio. E' l'inzio di una nuova era, per il mondo e per la donna, che ne diventa protagonista con il suo stile e la sua grinta. 
Laura Fusaro

Un curioso ritrovamento: un articolo estratto da “Novità”,
una rivista che negli anni Cinquanta si occupava di moda e bellezza.
Alcune comuni domande sulla cura del volto che le donne si ponevano e si pongono tutt'ora...
Ma le risposte sono molto diverse da quelle che noi oggi daremmo!