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Moda anni ’60: la
rivoluzione della minigonna
Gli
anni '60 sono segnati da profondi cambiamenti e rinnovamenti. Sono gli anni dei
Beatles, dei Rolling Stones, di Janis Joplin, di Andy Warhol, di Audrey Hepburn.
Sono gli anni delle contestazioni studentesche, di Woodstock e di un
irrefrenabile desiderio di libertà ed emancipazione. I giovani insorgono,
propongono un nuovo stile di vita, una nuova moda che ben presto sostituirà
quella del decennio precedente. La modella Twiggy Lawson è l'icona della moda
femminile. E' lei a lanciare la minigonna nel mercato, un must have
dell'epoca. Gli abiti sono corti a sacco e senza punto vita oppure a trapezio
con fantasie optical o geometriche. I pantaloni e l'abbigliamento maschile
cominciano ad essere portati dalle donne anche negli eventi mondani. Vengono
portate scarpe con il tacco basso, stivali in suede oppure ballerine con la
punta colorata. Immancabili nel trucco sono l’eyeliner, il mascara e l'
ombretto nero per esaltare gli occhi, mentre sulle labbra rossetti nude. I
capelli sono spesso raccolti in una fascia, cotonati, o molto corti. In quegli
stessi anni stilisti e creatori di stoffe sperimentano i nuovi materiali,
utilizzando il vinile, il pvc, i tessuti acrilici, il poliestere. Per la prima
volta, viene introdotta la trasparenza negli abiti. Nella metà degli anni '60
la moda è influenzata da un desiderio di ritorno alla natura, da un rifiuto
verso il capitalismo. Nasce la moda hippie, ruggente e rivoluzionaria. Caftani,
jeans a zampa di elefante, giacche afgane di agnello rovesciato, indumenti di camoscio
a frange, zeppe, capelli lunghi e sciolti, colori psichedelici e
l'atteggiamento di rifiuto di una società capitalista, caratterizza questa
moda. Dai Mods ai Teddy Boys, dai Rockers allo stile Hippie, la moda anni '60 è
simbolo di quel desiderio di cambiamento, di ribellione. I giovani riescono a
portare con spontaneità i loro ideali in ciò che indossano. I loro
atteggiamenti e stili si trasformano in una vera e propria moda, dando inizio
ad un nuovo modo di vestire, ad una nuova epoca, quella delle gambe scoperte e
della moda Prêt-à-porter.
Laura Fusaro
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